Giorno 29 novembre io (Giuseppe Bonura), Pietro Carlino, Alice Speciale, Fabrizio Baglio, Benedetto D’amico, Aurora Marchese, studenti del quinto anno del Liceo Scientifico Statale “Ernesto Basile” accompagnati dal professore Alessandro Chiolo, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare allo speciale sulle vittime di mafia del programma Porta a Porta di Bruno Vespa.

Siamo atterrati a Fiumicino la mattina per dirigerci presso via Asiago 10 in sede RAI di Roma dove siamo stati accolti.

Dopo l’accoglienza abbiamo avuto modo di cambiarci per visitare lo studio del programma, e partecipare alla prima parte di registrazione in cui abbiamo ascoltato le testimonianze delle vittime di mafia.

Durante il discorso di Padre Maurizio parroco della chiesa del quartiere Brancaccio, Bruno Vespa alzatosi in piedi si dirige verso di me per farmi qualche domanda sul quartiere, sulla scuola e su Padre Pino Puglisi.

Avrei voluto dire di più riguardo le attività che facciamo a scuola ma i tempi della trasmissione, e anche un po’ di emozione del momento non me lo hanno permesso.

Ascoltare dal vivo le parole delle vittime ci ha toccato molto e una volta finita questa prima parte abbiamo avuto modo di confrontarci tra di noi sui loro discorsi nei momenti di pausa

Successivamente alla pausa, abbiamo conosciuto e assistito ai discorsi dell’onorevole Giorgia Meloni e dell’onorevole Elly Schlein, riguardo la lotta alle mafie nel nostro paese e riguardo la memoria delle vittime.

Finite le registrazioni abbiamo fatto un breve tour di alcune sale e studi della sede, poi molto stanchi siamo tornati a Fiumicino per il volo di rientro.

In conclusione dico che è stata un’esperienza toccante e formativa che mi ha permesso di ascoltare in prima persona quello che hanno da dire le persone che hanno subito la ferocia mafiosa ma che allo stesso tempo combattono per il miglioramento del nostro paese.

Considerazioni Pietro Carlino:

In primis , vorrei ringraziare il docente Alessandro Chiolo e la scuola Ernesto Basile, per l’opportunità irripetibile, di partecipare ad una trasmissione di questo calibro, soprattutto per l’argomento trattato “Le vittime di Mafia”. Ascoltando le testimonianze delle vittime di Mafia in prima persona si riusciva, secondo me, a capire meglio cosa significasse veramente quella tragedia, famiglie sconvolte, equilibri distrutti , genitori che vedevano morire i propri figli tra le mani.

La testimonianza che mi è rimasta più impressa è stata quella di Vincenzo Agostino, il padre di Antonino Agostino, che dal giorno del duplice omicidio non si è più tagliato la barba come forma di protesta contro l’occultamento della verità, sulla morte del figlio e della nuora

di Giuseppe Bonura – PCTO Giornalismo e Pietro Carlino – PCTO Scientifico