Riflessioni

Giorno 1 Dicembre il Liceo scientifico statale Ernesto Basile, insieme ad altre scuole, è stato invitato a partecipare alla conferenza sulla violenza di genere, presso l’Ecomuseo del mare di Palermo. Noi ragazzi abbiamo assistito alla testimonianza di due donne e mamme vittime di atti di brutalità e crudeltà perpetuate ai danni dei loro affetti più profondi. La signora Giovanna Zizzo ha narrato il femminicidio della figlia Lauretta, morta all’età di 11 anni, il 22 agosto del 2014. Ad assassinarla, proprio il padre Roberto Russo, “colui che l’ha generata” (parole della mamma), spinto dal desiderio di punizione verso la moglie, la quale avrebbe deciso di divorziare dallo stesso. La signora Vera Squatrito ha esposto invece il femminicio della figlia Giordana, morta all’età di 20 anni, dopo che le erano state inflitte ben 48 coltellate in 48 secondi, da parte dell’ex fidanzato Luca Priolo. I due avevano in comune una figlia, la quale adesso è stata affidata alla custodia della nonna stessa. Impossibile non aderire al richiamo di forti emozioni provate e allo stesso tempo al richiamo verso una sensibilità maggiore su questo argomento. Incredibile quanto questo convegno sia stato una luce, un momento di riflessione per tutti noi adolescenti, ancora acerbi di esperienze amorose, finalizzato ad esprimere il nostro dissenso verso una forma di amore “malata”, caratterizzata dalla possessione e dalla predominanza dell’uomo sulla donna. Il potersi confrontare con realtà apparentemente lontane, inimmaginabili, appartenenti a scene caratterizzanti dei cosiddetti ‘Dark Romance’ o dei film d’orrore, é stato sicuramente un’opportunità formativa per tutti noi giovani.

Ciò che tendiamo ad evidenziare é la volontà di cambiare una società sempre più violenta, basata sulla prevaricazione sull’altro, sulla prepotenza e sull’egoismo, caratterizzata sempre più frequentemente da questi orrori che sempre più spesso si consumano ai danni di donne indifese. Tutti questi episodi hanno in comune tra di loro la viltà, la frustrazione, l’inettitudine alla vita, l’insoddisfazione dell’assassino. Il femminicidio e la violenza di genere sono due delle questioni più cogenti della società contemporanea, questioni che possono essere risolte solo attraverso un cambiamento del modello etico-morale ed educativo che viene trasmesso oggi agli adolescenti in primo luogo nelle famiglie e in secondo luogo nelle scuole. Ciò che sta alla base di tutto ciò, è anche un evidente ed oggettiva inefficienza dell’apparato statale, inconcludente spesso  nelle decisioni dei magistrati, degli inquirenti, delle forze dell’ordine nel non saper adottare le giuste sanzioni verso l’imputato. La violenza di genere, sia fisica che psicologica, se non trattata con la dovuta importanza, puo’ portare al progressivo peggioramento della condizione della donna all’interno della società in cui viviamo. Ci teniamo, noi alunni del Basile, a ringraziare i docenti accompagnatori, gli organizzatori della conferenza e il nostro preside Fabio Passiglia, per l’opportunità dataci.

Giardina Simone – Piazza Marzia – Priola Marco – Raia Simona – Rizzolo Eleonora – Rubino Silvia – Vitale Giulia  – Classe 4^A – PCTO Giornalismo